Angioma rubino, quali cure e che cos’è esattamente?
Tempo di cure di inestetismi? Non è estate e non dobbiamo andare al mare, almeno qui in Italia. Qualcuno può però permettersi di andare ai Caraibi, e allora ci rendiamo conto che la pelle ha la sua importanza. Una bella pelle liscia, curata e senza imperfezioni di sorta è sempre piacevole da vedere e gradevole da toccare. Al mare, dicevamo, ma in fin dei conti anche in piscina o in qualsiasi altra occasione nella quale ci troviamo a mostrare impudicamente la nostra pelle.
Fatto sta che negli ultimi anni la cura della pelle è diventato un fatto importante, tant’è che sono sorti centri per l’estetica in ogni dove. Questo fenomeno al giorno d’oggi interessa indifferentemente sia gli uomini sia le donne. Che si tratti di semplici nei oppure di macchie della pelle o di altri tipi di patologie da tenere sotto controllo, è comunque utile ogni tanto farsi visitare accuratamente dal proprio medico curante o, se del caso, da un dermatologo.
Dobbiamo, infatti, prestare attenzione al fatto se questi nei tendono a crescere in maniera piuttosto rapida, ed eventualmente farli analizzare per stabilirne nella maniera più esatta possibile la tipologia, e quindi i vari livelli di rischio. Con le ultime metodiche fotografiche è possibile fare già degli screening sufficientemente precisi. Basta in fondo una fotografia ad alto ingrandimento e ad alta risoluzione per capire l’esatta tipologia.
Esistono delle banche dati enormi dove sono disponibili riprese e fotografie che, messe in relazione le une con le altre, consentono di stabilire con sufficiente esattezza se siamo di fronte a quelli che possono essere considerati semplici inestetismi o vere e proprie patologie da tenere sotto controllo. Qualora si debba approfondire ulteriormente, ci sarà consigliato dal medico di fare una biopsia.
Angioma rubino quali cure
A volte può capitare sul nostro corpo di trovare delle più o meno piccole lesioni tumorali rossastre di tipo benigno: l’angioma rubino. Queste non sono classificabili come vere e proprie patologie, ma come imperfezioni, degli inestetismi che come tali vanno affrontati. Quindi, diciamo subito che non dobbiamo avere preoccupazioni di sorta, sempre che la diagnosi sia corretta, naturalmente.
In sostanza si tratta di un aggregato di capillari che forma una sorta di escrescenza. Le cause possono essere diverse; a volte questi aggregati possono essere esteticamente spiacevoli e addirittura possono portare a sanguinamento. Questi piccoli rilievi solidi della pelle, tecnicamente definiti macchie di Campbell De Morgan, sono di un colore rosso vivo. Il primo chirurgo, infatti, che li studiò fu il famoso inglese Campbell De Morgan.
All’inizio questi angiomi sono poco più che dei puntini, ma possono svilupparsi fino a raggiungere le dimensioni di qualche millimetro. Raramente arrivano a un centimetro. La sagoma esterna ricorda quella di una minuscola cupola. Dicevamo che il colore è rosso intenso, ma può virare verso il viola e a volte marrone intenso. Non si hanno evidenze scientifiche della degenerazione in tumori maligni.
Le cause sono di carattere genetico. La proliferazione di alcune proteine genera la formazione di nuovi vasi sanguigni che producono l’angioma. Esistono alcuni fattori che predispongono alla comparsa dell’angioma, come l’invecchiamento cutaneo per prolungata esposizione al sole, disordini ormonali in gravidanza, certe patologie del fegato e infine disordini intestinali.
Di solito per questo tipo di inestetismi non si fa nulla, anche perché sono piccoli. Ma in alcuni casi è possibile l’escissione chirurgica, in caso tendano a provocare sanguinamenti. Si può eseguire anche la cosiddetta Curettage, una specie di raschiamento superficiale fatto con la curette, vale a dire una sorta di cucchiaio con i bordi taglienti. Altri interventi si possono fare con laser, con la crioterapia e con la termocoagulazione a radiofrequenza.