Il cambio di residenza è un’operazione che si effettua quando si cambia abitazione nell’ambito dello stesso comune o quando si trasferisce in un altro comune o dall’estero. Si tratta di un adempimento obbligatorio previsto dalla legge, che comporta una serie di conseguenze e anche benefici per il cittadino.
Perché cambiare residenza
Cambiare residenza significa comunicare al comune di appartenenza il proprio nuovo indirizzo abitativo, al fine di aggiornare i dati anagrafici e fiscali. Questo permette di:
- esercitare il diritto di voto nel comune dove si risiede;
- accedere ai servizi pubblici offerti dal comune (scuola, sanità, assistenza sociale, ecc.);
- usufruire delle agevolazioni fiscali previste per la prima casa (IMU, TASI, detrazioni IRPEF);
- richiedere o rinnovare documenti personali come carta d’identità, passaporto e patente;
- scegliere o cambiare il medico di base e la farmacia convenzionata;
- iscriversi alle liste di attesa per l’assegnazione di alloggi popolari;
- ottenere eventuali sussidi o contributi economici erogati dal comune.
Come cambiare residenza
Per cambiare residenza è necessario presentare una dichiarazione al comune competente entro 20 giorni dal trasferimento. La dichiarazione può essere presentata:
- online tramite il portale dell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR), se il comune è già collegato a tale sistema;
- online tramite il sito web del proprio comune o tramite la piattaforma SPID (Sistema Pubblico d’Identità Digitale), se previsto dal comune;
- personalmente presso lo sportello anagrafico del comune con un documento d’identità valido e una copia del contratto di locazione o dell’atto di proprietà dell’abitazione;
- per posta raccomandata con ricevuta di ritorno allegando una copia del documento d’identità valido e del contratto di locazione o dell’atto di proprietà dell’abitazione;
- tramite fax o posta elettronica certificata (PEC) inviando una copia del documento d’identità valido e del contratto di locazione o dell’atto di proprietà dell’abitazione.
La dichiarazione deve contenere i dati personali del dichiarante e dei familiari che cambiano residenza con lui, l’indirizzo della vecchia e della nuova abitazione, la data del trasferimento e la firma.
Cosa succede dopo il cambio di residenza
Dopo aver presentato la dichiarazione, il comune provvede a verificare l’effettiva dimora nell’abitazione indicata tramite un controllo da parte della polizia municipale. Il controllo deve avvenire entro 45 giorni dalla presentazione della dichiarazione. Se il controllo ha esito positivo, il comune procede ad aggiornare i dati anagrafici e fiscali del cittadino e dei suoi familiari.
Il cittadino riceve quindi una comunicazione scritta che attesta il cambio di residenza e gli consente di richiedere o rinnovare i documenti personali come carta d’identità, passaporto e patente. Inoltre, riceve una nuova tessera sanitaria con il codice fiscale aggiornato e una nuova tessera elettorale con la sezione dove votare.
Il cittadino deve poi comunicare il cambio di residenza ad altri enti pubblici o privati che ne hanno bisogno per le proprie attività (banche, assicurazioni, fornitori di energia elettrica,
gas, acqua, ecc.), alla scuola frequentata dai propri figli (se si cambia comune o se si vuole cambiare scuola), al datore di lavoro (se si è dipendenti) o all’agenzia delle entrate (se si è autonomi).
Cosa sapere sul cambio di residenza
Il cambio di residenza è un’operazione gratuita e non richiede il pagamento di alcuna tassa o imposta. Tuttavia, il cittadino deve tenere conto di alcuni aspetti importanti:
- il cambio di residenza non comporta automaticamente il cambio della domiciliazione bancaria o postale, che deve essere richiesto separatamente;
- il cambio di residenza non comporta automaticamente il cambio della carta di circolazione del veicolo, che deve essere aggiornata entro 60 giorni dal trasferimento presso la motorizzazione civile o tramite un’agenzia di pratiche auto;
- il cambio di residenza non comporta automaticamente il cambio del medico di base e della farmacia convenzionata, che devono essere scelti nuovamente presso l’ASL competente;
- il cambio di residenza può influire sulle prestazioni sociali a cui si ha diritto, come l’assegno per il nucleo familiare o la pensione sociale, che possono variare a seconda del comune dove si risiede;
- il cambio di residenza può influire sulla tassazione locale, come l’IMU e la TARI, che possono variare a seconda del comune dove si risiede.
Conclusione
Il cambio di residenza è un’operazione obbligatoria e vantaggiosa per chi cambia abitazione. Per effettuarlo è necessario presentare una dichiarazione al comune competente entro 20 giorni dal trasferimento e attendere il controllo della polizia municipale. Il comune provvederà poi ad aggiornare i dati anagrafici e fiscali del cittadino e dei suoi familiari e a rilasciare i documenti necessari. Il cittadino dovrà poi comunicare il cambio di residenza ad altri enti pubblici o privati che ne hanno bisogno.
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