
Perché inserire il paesaggio in un plastico architettonico?
Nel modellismo architettonico, un progetto non vive isolato: ogni edificio esiste in relazione al suo contesto. Inserire il paesaggio circostante (rilievi, vegetazione, viabilità, spazi pubblici) consente non solo di presentare in modo più realistico il progetto, ma anche di valutarne la coerenza ambientale.
Il plastico diventa così una rappresentazione tridimensionale che aiuta a:
- comunicare meglio le scelte progettuali;
- ottenere feedback più concreti dai committenti;
- analizzare l’inserimento paesaggistico in termini di volumi, ombre, accessibilità e impatto visivo.
I materiali ideali per il plastico con paesaggio
La scelta dei materiali dipende dalla scala, dalla fase progettuale e dal livello di dettaglio desiderato. Ecco i più usati:
- Cartoncino vegetale o forex: per la struttura architettonica principale (muri, solai, coperture);
- Polistirene o foam board: ideali per modellare colline, rilievi o livelli topografici;
- Gesso, pasta modellabile o DAS: utili per texture superficiali e bordi sagomati;
- Erba sintetica e muschio stabilizzato: per simulare aree verdi o coperture vegetali;
- Acrilici e pigmenti naturali: per colorazioni realistiche di terreno, pietre, acqua e coperture;
- Elementi 3D stampati: per alberi, arredo urbano, veicoli, o dettagli strutturali di precisione.
Per modelli destinati a concorsi o presentazioni pubbliche, è consigliato un mix tra materiali artigianali e stampati, per combinare estetica e funzionalità.
Tecniche pratiche di realizzazione
1. Studio della topografia
Prima di iniziare a tagliare o modellare, è fondamentale avere una mappa topografica precisa in scala. Può essere ricavata da software CAD, GIS o direttamente da rilievi. Le curve di livello vengono ritagliate in strati e incollate a sandwich per ricreare i rilievi.
2. Costruzione della struttura architettonica
Il corpo dell’edificio viene solitamente realizzato in cartoncino o legno balsa. È importante che rispetti la scala scelta, che di solito varia tra 1:100 e 1:500. Elementi modulari e smontabili facilitano eventuali modifiche.
3. Inserimento di percorsi e viabilità
Utilizza materiali lisci come carta lucida, acetato o cartoncino colorato per ricreare strade, marciapiedi e aree pedonali. Le proporzioni dei percorsi devono essere coerenti con la scala (es. strada carrabile a 6 m → 6 cm in scala 1:100).
4. Vegetazione e spazi verdi
Puoi scegliere tra vegetazione stilizzata (sfere, coni, cubi) oppure realistica. Per l’effetto prato, l’erba statica o il velluto verde tagliato finemente offrono ottimi risultati. Gli alberi possono essere realizzati con fil di ferro e spugna, oppure stampati in 3D.
5. Elementi d’acqua e illuminazione
Per laghetti, fiumi o piscine, si usa resina epossidica trasparente o acetato sagomato. Per presentazioni, l’uso di LED nascosti può valorizzare alcuni punti focali del progetto.
Errori da evitare
- Inserire troppi dettagli in scala piccola: rende il plastico confuso e poco leggibile;
- Colori troppo accesi o poco realistici: possono penalizzare la presentazione;
- Mancanza di coerenza tra paesaggio e architettura: l’ambiente deve dialogare con l’edificio.
Quando usare il plastico con paesaggio?
Il plastico architettonico con inserimento paesaggistico è particolarmente utile in:
- Concorsi di architettura (per colpire con una presentazione realistica);
- Esami universitari e workshop di progettazione;
- Progetti pubblici o partecipativi, dove il modello aiuta a comunicare con chi non è tecnico;
- Fasi preliminari di studio, per analizzare vincoli e potenzialità del sito.