Gli antibiotici per l’acne sono davvero utili? Ma soprattutto quali sono principalmente, partiamo dal principio.
Intanto che cos’è l’acne? È una malattia della pelle con evoluzione benigna. Si tratta dell’infiammazione del follicolo pilifero e della relativa ghiandola sebacea. Volgarmente si chiamano brufoli o foruncoli. La malattia si manifesta normalmente su spalle, viso, dorso e torace, ma può manifestarsi anche in altre parti del corpo.
Il problema si produce sostanzialmente con tre evidenze: l’incremento dell’untuosità della pelle interessata, la presenza del cosiddetto punto nero, la presenza, appunto, di brufoli o foruncoli, che nel caso di sola infiammazione si chiamano papule; nel caso contengano pus, si chiamano pustole.
In realtà questi sono gli aspetti più basilari. Tuttavia le manifestazioni dell’acne possono essere molteplici, fino ad arrivare alla presenza di noduli, cisti, ascessi e anche lesioni più severe che lasciano vere e proprie cicatrici. Anche se questi ultimi casi non sono frequenti, specialmente se l’acne stessa è curata bene e in tempo.
Una delle caratteristiche della presenza di questa malattia è l’associazione di idee fra acne e gioventù e, infatti, si parla quasi sempre di acne giovanile. Quando presente in maniera vistosa, l’acne, come noto, può anche creare dei disagi psicologici non indifferenti nei soggetti colpiti.
Ma l’acne può non essere solo giovanile, e in questi casi probabilmente il problema comporta disagi psicologici ancora maggiori. Esistono fondamentalmente due forme di acne. La prima è l’acne endogena, altrimenti chiamata acne volgare o giovanile. Questa interessa la zona cutanea del viso, delle spalle, del petto e del tronco. La causa è ascrivibile a fattori ereditari o a fattori ambientali, come disordini alimentari e stress.
La grande produzione di ormoni androgeni favorisce enormemente la comparsa della malattia, favorendo un’ipersecrezione sebacea. L’acne esogena è invece caratterizzata da una dermatosi di natura iatrogena, vale a dire sostanzialmente di intolleranza ai farmaci, cosmetici o determinate sostanze inquinanti, ad esempio quelle presenti in taluni ambienti di lavoro.
Gli antibiotici per l’acne sono davvero utili?
Gli esperti ci dicono innanzitutto che la problematica non va sottovalutata, ed è bene affrontarla insieme a un medico, possibilmente un dermatologo che ci possa indicare la terapia più adatta. La visita è importante perché la terapia è funzionale proprio alla visita e quindi all’esatta diagnosi che viene fatta. Recentemente sul problema dell’acne è intervenuta anche l’Aifa, la quale ha sostanzialmente condiviso la posizione dei dermatologi italiani circa la malattia.
Le linee guida dicono che per ottenere i risultati migliori bisogna utilizzare congiuntamente un retinoide topico con un antimicrobico. La durata massima del trattamento antibiotico non dovrebbe superare i tre mesi. L’errore più comune che si fa in questi casi è fare tutto da soli. Come d’altro canto, con molte altre malattie.
Tuttavia attenzione agli antibiotici, che curano le conseguenze della malattia e non le cause. Per cui, una corrente di pensiero ritiene che il trattamento dell’acne con farmaci antibiotici non sia la prima scelta da farsi. In moti casi, non solo gli antibiotici rischiano di non portare a risultati soddisfacenti, ma tendono a dare origine a fenomeni di resistenza.
Oltre ai consigliati rimedi di tipo antimicrobico associati a un retinoide topico, esistono altri approcci, come quello con i corticosteroidi a uso topico, o anche i cheratolitici. Nei casi ricorrenti in cui l’acne è causato fondamentalmente da disordine ormonale, il medico può provare a prescrivere una terapia a base di ciproterone acetato in associazione con etinilestradiolo. Ma l’approccio è consigliato solo ai pazienti di sesso femminile, e non garantisce risultati duraturi.
Poi ci sono anche rimedi naturali, fitoterapici, come ad esempio la Bardana, che ha un’azione antibiotica depurativa, diaforetica. Non dà effetti collaterali. Oppure l’olio essenziale di Melaleuca, che ha una consistente azione antibatterica. E c’è anche la Viola Tricolore, che contiene flavonoidi con azione depurativa, emolliente e antinfiammatoria.