La perdita dell’olfatto, conosciuta anche come anosmia, è uno dei sintomi più comuni del COVID-19, interessando quasi il 53% dei pazienti. Nonostante la maggior parte dei pazienti recuperi nel tempo, alcuni, in particolare quelli con COVID-19 a lungo termine, continuano a soffrire di questa condizione per mesi o anni, incidendo negativamente sulla loro qualità di vita. Di seguito, sono presentate due delle più recenti ricerche in questo campo:
- Trattamento con Blocco del Ganglio Stellato Guidato da TC:
- Un team di ricercatori ha esaminato i benefici del blocco del ganglio stellato guidato da TC, un procedimento minimamente invasivo che comporta l’iniezione di un anestetico direttamente nel ganglio stellato, situato da ogni lato del collo, per stimolare il sistema nervoso autonomo regionale. Questa procedura, che dura meno di 10 minuti e non richiede sedazione né analgesia endovenosa, si è dimostrata efficace in alcuni pazienti con parosmia post-COVID, una condizione in cui l’olfatto non funziona correttamente, portando a distorsioni nella percezione degli odori.
- In uno studio su 54 pazienti, i ricercatori hanno aggiunto una piccola dose di corticosteroide all’anestetico per contrastare l’infiammazione nervosa causata dal virus. Il primo paziente trattato ha riscontrato un risultato positivo quasi immediato, con un miglioramento significativo e continuo fino alla risoluzione completa dei sintomi a quattro settimane. Seguendo il trattamento, il 59% dei pazienti ha riportato un miglioramento dei sintomi dopo una settimana, e l’82% ha riscontrato ulteriori miglioramenti significativi dopo un mese. Il trattamento si è dimostrato efficace anche nel risolvere quasi completamente la fantosmia (percezione di odori inesistenti) in alcuni pazienti.
- Iniezioni Nasali di Plasma Ricco di Piastrine:
- Un altro approccio è stato sviluppato dai ricercatori della Stanford Medicine, che hanno testato iniezioni di plasma ricco di piastrine (PRP), derivato dal sangue del paziente stesso, per trattare la perdita dell’olfatto a lungo termine causata dal COVID-19. In uno studio su 26 partecipanti, coloro che hanno ricevuto il trattamento con PRP avevano 12,5 volte più probabilità di mostrare miglioramenti rispetto ai pazienti che hanno ricevuto iniezioni placebo.
- Il PRP è una forma concentrata di plasma, la parte liquida del sangue, arricchita di piastrine e fattori di crescita noti per aiutare nella rigenerazione dei tessuti. Si è dimostrato che il PRP è efficace nel trattamento di diverse condizioni, tra cui l’artrite lieve e le lesioni dei nervi. Nello studio, i pazienti trattati con PRP hanno mostrato un miglioramento medio di 6,25 punti nelle loro capacità olfattive tre mesi dopo il primo trattamento, con un guadagno maggiore nella capacità di distinguere diversi odori, noto come discriminazione olfattiva. Circa il 57,1% del gruppo PRP ha mostrato un miglioramento clinicamente significativo, rispetto all’8,3% del gruppo placebo.
Entrambi i trattamenti rappresentano importanti progressi nella gestione della perdita dell’olfatto causata dal COVID-19, offrendo speranza a milioni di persone che soffrono di questa condizione debilitante.
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